Un pezzo unico che ha un metodo di lavorazione speciale

Progettazione & Lavorazione

 La conformazioni delle conchiglie in particolare la Cypraecassis rufa e la cassis Madagascariensis è molto particolare in quanto presentano rilievi "bozzi" ed incavi che condizionano la resa finale del soggetto che si va ad incidere preferibilmente a bassorilievo.

Per questo motivo la progettazione del soggetto va adattata alla forma del cammeo e non ad eventuali tassative esigenze del mercato.

    Lavorazione

    Ancora oggi la lavorazione del cammeo si effettua artigianalmente. La prima fase della lavorazione consite nella scelta della conchiglia adatta all'incisione .

    Successivamente si passa all "Scoppatura" , ovvero il taglio della prte più convessa della conchiglia , la coppa; poi si procede alla "Segnatura" e alla "Sagomatura" del pezzo tagliato: 

    all'interno della coppa si tracciano i contorni dei cammei che si vogliono ricavare e si eliminano ,tagliandole, le parti superflue ottenendo pezzi di forma poligonale .

    Si passa all' Aggarbatura", che consiste nel dare al pezzo la forma voluta (in genere ovale o tonda) utilizzando una speciale mola.

    Il pezzo ottenuto quindi passa all "Messa in pece" , viene fissato su un fuso di legno con mastice caldo composto da pece greca , cera e scagliola .

    Dopo tale operazione si passa alla "Scrostatura"  o "Spianatura" cioè l'abrasione della parte più esterna della conchiglia in modo da lasciare lo strato chiaro da incidere .Il lavoro passa all'incisore che disegna sulla superficie il soggetto da riprodurre .

    La lavorazione del cammeo ha conosciuto il suo massimo apice nel Rinascimento, oggi questi esemplari , alcuni dei quali realizzati ed impreziositi con materiali pregiati , sono presenti nelle collezioni Medicee o conservati nei più importanti musei di tutto il mondo .

    Ma quali conchiglie vengono utilizzate per ricavarne dei cammei ? E perchè il colore del fondo varia dal salmone al rosa ala marrone ?

    Le conchiglie più adatte a questo tipo di lavorazione provengono tutte da mari lontani e presentano ovviamente caratteristiche diverse , sia per forma e grandezza che per colore .

    Quelle più largamente usate appartengono alla specie cassis nella quale rientrano tre tipi particolarmente adatti a dare risalto all'incisione, grazie al fondo di un colore più intenso.

    La conchiglia per eccellenza ?

    La Cassis madagascariensis che viene dal Centro America detta comunemente "Sardonica" è alta circa trenta centimetri. Presenta un fondo marrone-bruno e nella parte esterna (quella destinata all'incisione) perfettamente bianca .

    Segue la Cypraecassis Rufa detta "Corniola" , generalmente di origine africana , alta circa la metà della sardonica , con un fondo tendente al rossastro e la parte esterna di un debole carnacino. 

    Sempre alla stessa famiglia appartiene anche la Cassis Cornuta detta "arancio" dal particolare colore del fondo è alta circa 25 cm.

    La materia è umile e tale resta anche se a riscattarla interviene la mano dell'artista .Il destino della conchiglia , in effetti, non si discosta molto da quello di una tela in rapporto al dipinto per il quale viene utilizzata , dove il valore è tutto ed esclusivamente nella qualità dell pittura.

    Questo spiega quale primato abbia la perizia dell'incisore , la sua creatività, il suo gusto rispetto alla conchiglia sulla quale opera .